Solstizio d’Estate: come preparare l’Acqua di San Giovanni

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Il Solstizio d’Estate è vicino ed è giunto il momento di preparare l’Acqua di San Giovanni, un vero e proprio elisir di bellezza naturale fatto con fiori e foglie profumati.

La parola solstizio deriva dal latino solstitium, composto a sua volta dalle parole sol «sole» e stare «fermare, fermarsi»; in astronomia, infatti, il Solstizio d’Estate corrisponde all’istante nel quale il sole raggiunge la massima inclinazione positiva rispetto all’equatore, per poi iniziare la parabola discendente che porterà gradualmente all’autunno.

La religione cattolica associa a questo evento naturale la Festa di San Giovanni Battista (24 giugno), il primo uomo che riconobbe Gesù come Maestro e dal quale Cristo stesso ricevette il battesimo. Ecco perché, nella tradizione popolare, è molto stretto il legame tra acqua (vita nuova), luce (illuminazione divina) ed il Santo.
Ma la ricorrenza era importante anche per gli antichi, che vedevano nella notte più corta dell’anno il matrimonio metaforico tra sole (elemento fuoco) e la luna (elemento acqua), da cui sarebbe nata la stagione nuova.

Sono davvero moltissime ed affascinanti le ritualità popolari giunte fino a noi dal passato, ma quella di cui desidero parlarvi è legata all’Acqua di San Giovanni, un’acqua profumata naturale che anticamente veniva preparata per aumentare la bellezza ed auspicare salute, fecondità e lunga vita.

Per prepararla occorre raccogliere le cosiddette Erbe di San Giovanni la vigilia della Festa del Santo: la data tradizionale è la notte tra il 23 ed il 24 giugno, ma sono considerati propizi anche i giorni che vanno dal 19 al 24 giugno.

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Le Erbe di San Giovanni da utilizzare per il preparato sono molte e variano di regione in regione. Tuttavia le immancabili sono l’Iperico, chiamato anche “Fiore di San Giovanni”, la Lavanda, detta anche “spighetta di San Giovanni”, il Rosmarino e la Ruta.

Io utilizzo:

ma si possono raccogliere anche: Verbena, Prezzemolo, Melissa, Rosa, Ribes rosso, Ruta, Vischio, Sambuco, Rametti di Noce, Biancospino, Ginestra, Corbezzolo, Mandragora, Origano, Garofano, Alloro, Maggiorana, Vinca. Naturalmente vanno utilizzate solo le erbe che si conoscono bene e a cui non si hanno reazioni allergiche. Poiché non esistono quantitativi esatti da procurarsi, il consiglio è di lasciarvi ispirare dai colori e dai profumi che più vi attraggono in questa notte così particolare, per comporre la vostra acqua profumata.

Una volta raccolte foglie e fiori, immergete le misticanze in una ciotola d’acqua pura e lasciatele macerare per tutta la notte: grazie all’influenza lunare, l’acqua si caricherà di tutte le proprietà benefiche delle erbe raccolte.

La mattina seguente, prima che il sole sorga (la sua luce disperde le proprietà delle erbe!), filtrate l’acqua ed utilizzatela per lavarvi il viso oppure aggiungetela all’acqua della vasca da bagno. Un’idea molto carina è di raccoglierla in boccette di vetro (rigorosamente scuro) per regalarla a parenti ed amici. Personalmente la trovo un ottimo tonico naturale, per questo vi consiglio di provarla!

Attenzione: La Biosophia non fornisce consigli medici.
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